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Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz, notissimo scrittore e romanziere di Trieste, della cui anima composita e multiculturale è stato massima espressione, è famoso soprattutto per i suoi principali romanzi: “Una vita” (1892), “Senilità” (1898) e “La coscienza di Zeno” (1923); quest’ultimo è frutto degli studi di Svevo sul tema della psicoanalisi, tanto che l’autore è stato uno dei veicoli tramite cui, attraverso Trieste, la nuova disciplina proveniente da Vienna si diffuse in Italia.
Prototipo di scrittore-impiegato, le curiosità riguardanti Italo Svevo sono molte: basti pensare che altro celebre scrittore, l’irlandese James Joyce, che a lungo visse a Trieste, fu suo insegnante di inglese alla Berlitz School e fu proprio l’autore dell’Ulisse a incoraggiarlo a proseguire nella scrittura. Oggi a Trieste una statua immortala Svevo in Piazza Hortis, di fronte all’ingresso dell’Emeroteca, ma al famoso romanziere è dedicato persino un asteroide: il 28193 Italosvevo.
A Italo Svevo è anche intitolata l’omonima sala da 56 posti situata nel Magazzino 27 del Generali Convention Center Trieste, gemella della Sala Umberto Saba, la cui vicinanza le rende perfette, ad esempio, per accogliere sessioni di approfondimento in parallelo nel contesto di eventi più ampi.