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Il 23 e 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, un’occasione per scoprire il patrimonio culturale e paesaggistico italiano.
In Friuli Venezia Giulia sono coinvolti nell’iniziativa del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano 20 beni in 8 località. Tra questi, diversi i beni nel territorio udinese: dal Museo Gortani di Tolmezzo, luogo ideale per scoprire la Carnia, la sua cultura e le sue tradizioni, alla sala consiliare del Municipio di Cervignano del Friuli, dove tra le altre cose sono conservate alcune opere di Giuseppe Zigaina; dello stesso artista, amico e collaboratore di Pasolini, sarà anche visitabile, sempre a Cervignano, la casa-museo.
A Pordenone apriranno le porte per l’occasione il Municipio, i palazzi Mantica-Cattaneo e Spelladi, l’Antico Ospitale dei Battuti e la vicina Chiesa del Cristo, oltre alla più moderna Villa Baschiera-Tallon, un vero e proprio viaggio nella storia della città dagli anni ‘40 alla fine del Novecento.
A Gorizia protagonista assoluto sarà Franco Basaglia, di cui si è da poco celebrato il centenario dalla nascita: i visitatori potranno, infatti, scoprire un importante pezzo di storia italiana attraverso una serie di aperture che colgono a 360° la dimensione storico-culturale e la funzione sociale del Parco Basaglia, il comprensorio dell’ex Ospedale Psichiatrico Provinciale di Gorizia, dove saranno visitabili, tra le altre cose, la Palazzina B – Reparto Agitati dell’ex manicomio, l’installazione artistica “Unearth: archivi svelati” e una retrospettiva inedita dedicata al pittore Maurizio Gerini.
Trieste, infine, aprirà le porte della Pinacoteca del Rettorato e della sede centrale dell’Università, dove sarà visitabile la mostra Shine Bright Like A Diamond, organizzata per il Centenario dell’Ateneo, con dieci opere di artisti contemporanei installate nelle “stanze d’artista”. Inoltre, il FAI dà l’occasione di visitare il Castello Basevi, una delle strutture dell’Osservatorio Astronomico di Trieste in centro città, e la Specola Margherita Hack, a Basovizza, un’opportunità per saperne di più delle strutture culturali e scientifiche del territorio e della nota astrofisica.
Per l’elenco completo dei beni FAI aperti e per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale dell’organizzatore.