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16 Giugno 2025
Generali Convention Center Trieste partecipa a Italian Knowledge Leaders, The Exchange 2025
26 Giugno 2025Trieste ha un ruolo fondamentale nella storia della psicoanalisi, avendo rappresentato la porta di accesso per la diffusione in Italia di questa disciplina, arrivata da Vienna. Fondamentale, in particolare, è stata la figura dello psichiatra Edoardo Weiss, tra i primi traduttori italiani delle opere di Sigmund Freud, ma anche quella dello scrittore Italo Svevo, che, avendo seguito lui stesso un percorso di psicoanalisi come paziente, ne è stato fortemente influenzato anche nelle sue opere, a partire dalla più famosa: La coscienza di Zeno.
Parlando di salute mentale e cura a Trieste, poi, non si può non citare l’esperienza della psichiatria, la cui rivoluzione avviata da Franco Basaglia e Franco Rotelli per superare il modello tradizionale di internamento e di restituire diritti alle persone con malattie mentali, partita da Gorizia, ha avuto il suo cuore proprio qui; nel parco di San Giovanni, gli edifici dell’ex ospedale psichiatrico sono oggi sede di diversi dipartimenti dell’azienda sanitaria locale e dell’università, e nel parco – dove si trova anche un roseto che a maggio fiorisce dando il meglio di sé – si trovano, tra le altre cose, un bar, una chiesa e un piccolo teatro.
Ancora oggi, simbolo di quella rivoluzione a cui i triestini sono tanto affezionati, è Marco Cavallo, una scultura realizzata nel 1973 in cartapesta, dipinta di azzurro, realizzata da un gruppo di artisti e pazienti del manicomio, per onorare il cavallo Marco, mascotte del luogo, che all’epoca trasportava il carretto della biancheria e per il quale i pazienti stessi ottennero una onorata pensione, invece del macello, scrivendo al presidente della provincia.